Congresso Nidil/Nab: “In Alto Adige aumenta occupazione precaria”

“In Alto Adige il tasso di disoccupazione è tra i più bassi d’Italia, ma aumenta l’occupazione precaria”. Lo ha detto la coordinatrice di Nidil/Cgil Christine Pichler, riconfermata alla guida della categoria che si occupa dei lavoratori con contratti precari, durante il congresso tenutasi a Bolzano.
Il lavoro povero è stato il focus del quinto congresso provinciale di Nidil/Cgil. Nella sua relazione Pichler ha rimarcato come in Alto Adige siano soprattutto donne, persone in età avanzata, lavoratori migranti e famiglie monoreddito a dover fare i conti con entrate insufficienti. A livello locale – ha sottolineato la coordinatrice - le lavoratrici e lavoratori precari subiscono poi in modo maggiore le pesanti conseguenze dell’inflazione, arrivata all’11,5%. Pichler ha ricordato poi che in Alto Adige il 16% dei nuclei familiari percepisce un reddito inferiore alla soglia della povertà, pur avendo una persona in famiglia che lavora.
“Nei luoghi di lavoro oggi sono presenti appalti, esternalizzazioni e cessioni di ramo d’azienda, che dividono il lavoro e i lavoratori, rendendoli più deboli e ricattabili. La precarietà è diventato un dato strutturale, caratteristico del nostro tempo, al quale opponiamo resistenza cercando dei rimedi quasi sempre di tipo parziale e difensivi”, ha proseguito. Quella degli atipici, secondo la coordinatrice, è, infatti, una realtà trasversale a tutti i settori e comprende la somministrazione, la collaborazione coordinata e continuativa, il lavoro a chiamata, il lavoro autonomo occasionale e con partita Iva. Secondo Pichler, il ritorno dei voucher produrrà ancora lavoro senza prospettiva e diritti e rappresenta un duro colpo alla lotta contro la precarietà.
La coordinatrice Nidil/Cgil ha evidenziato poi come in alcuni settori, in particolare in questura e commissariato, si sia creata una situazione paradossale: “I concorsi vanno a vuoto per mancanza di candidati idonei e le pratiche per l’immigrazione, cittadinanza e ricongiungimento, fino a dicembre dello scorso anno sono stati svolti da dipendenti di agenzie. Non è dato sapere chi se ne occuperà in futuro e quanto aumenteranno i tempi di attesa per i documenti indispensabili per le lavoratrici e lavoratori extracomunitari nel territorio provinciale. Il ministero degli interni non è disponibile a rinnovare le convenzioni con le agenzie per il lavoro e per gli amministratori locali il tema non è di loro competenza”, ha detto in conclusione Pichler.