Ebner: “L’adeguamento pensioni va nella giusta direzione”
“Apprezziamo la tempestività dell’intervento che permette agli anziani di avere qualche certezza in più sui futuri redditi”. E’ il commento del segretario del sindacato dei pensionati Cgil/Agb, Alfred Ebner, sul decreto firmato dal ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, che dà il via, a partire dal primo gennaio 2023, ad un adeguamento dell’importo pari al +7,3%, scaglionato in base all’ammontare della pensione.
Il sindacato rimane comunque preoccupato dall’andamento dell’inflazione che ha un impatto particolarmente pesante sulla vita degli anziani. Ebner ricorda che in Italia l’inflazione ha raggiunto il +11.9% rispetto al rispettivo mese dell’anno scorso con una crescita sostanziosa soprattutto per abitazione, elettricità, combustibili, acqua e alimentazione: beni per i quali gli anziani utilizzano gran parte del loro reddito. Ancora più difficile la situazione in Alto Adige, sottolinea Ebner, dove l'aumento dei prezzi supera da sempre quello nazionale e penalizza fortemente i pensionati locali.
“Con i prezzi in forte aumento serviranno perciò altri interventi come l’allargamento della fascia per l’accesso alla Quattordicesima mensilità, anche per garantire il valore di fronte a un aumento nominale delle pensioni, una riforma fiscale, che redistribuisca il carico fiscale a favore dei redditi tassati alla fonte, e criteri di rivalutazione che tengano maggiormente conto del carrello della spesa”, conclude in una nota il segretario dello Spi, invitando i pensionati a informarsi nelle sedi sindacali sulle misure di sostegno esistenti.