Sanità. Ebner: “Si allarga la forbice tra chi può rivolgersi al privato e chi no”
La carenza di personale nella sanità pubblica preoccupa il sindacato dei pensionati della Cgil/Agb. Le difficoltà a reperire personale e le incertezze legate alle recenti dinamiche politiche mettono a rischio la qualità del servizio pubblico per gli utenti.
Come evidenzia il segretario Alfred Ebner, allo stato attuale si allarga ulteriormente la forbice tra chi si può rivolgere al privato e chi no: “La dinamica dei prezzi mette a rischio il portafoglio di molte famiglie, soprattutto del 30% di anziani con pensioni basse, e lascia pochi spazi per accedere a percorsi clinici alternativi. Si rischia inoltre di potenziare la sanità privata e di ridurre sempre di più quella pubblica, che, a nostro avviso, deve rimanere prioritaria”.
Il sindacato dei pensionati è preoccupato per l’inflazione, soprattutto per l’aumento dei prezzi energetici, che rischia di prosciugare ulteriormente le casse della sanità pubblica e di quelle delle strutture private. “Non possiamo accettare che l’impennata dei prezzi sia prima o poi scaricata sugli utenti, o che la qualità del servizio venga ridotta. Non deve neppure essere penalizzato chi a causa delle liste d’attesa nella sanità pubblica si vede costretto a rivolgersi al privato per avere risposte sul proprio stato di salute in tempi ragionevoli. Sarebbero proprio i pensionati ad essere maggiormente colpiti da queste dinamiche, anche perché sono quella fascia di popolazione che ha un maggiore bisogno di cure” conclude Ebner in una nota.