Convegno su sanità pubblica. Ebner: “Sviluppare l’assistenza territoriale”

“In sanità mancano le risorse umane a partire dai medici di base. Senza assunzioni non si potrà più garantire ai cittadini un’adeguata copertura sanitaria di base”. Lo ha detto il segretario generale del sindacato dei pensionati Cgil/Agb Alfred Ebner al convengo “Sanità pubblica, bene comune da salvaguardare” tenutosi oggi (martedì 17 ottobre) a Castel Mareccio a Bolzano.

Per il sindacato servono investimenti nel personale con un piano pluriennale di assunzioni nonché nella formazione. Come ricordato al convegno, in organico, allo stato attuale, in Alto Adige mancano già 80 medici di base e la criticità aumenterà vista l’anzianità del personale medico, i futuri pensionamenti e l’invecchiamento della popolazione. Il sindacato chiede assunzioni per avviare il necessario decentramento delle cure per le malattie croniche e un vero coordinamento tra la sanità e i servizi sociali.
Secondo Ebner il baricentro della sanità si deve spostarsi dall’ospedale verso il territorio, lasciando alle strutture ospedaliere il ruolo che dovrebbero assolvere: pronto soccorso, cura delle patologie per cui serve il ricovero ed emergenze sanitarie. Tra le richieste del sindacato anche l’attuazione e il completamento della riforma per lo sviluppo dell’assistenza territoriale. Per il segretario della categoria dei pensionati l’obiettivo rimane quello di realizzare una rete capillare di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali. Ebner si è soffermato poi sull’importanza di una sanità integrata con i servizi sociali. Per questo, a suo avviso, serve realizzare e rendere rapidamente operativi presidi territoriali e strutture, come le Case della comunità, gli Ospedali di comunità e le Centrali operative territoriali, Cot, garantendone poi la piena attività con tutte le figure professionali necessarie. In quest’ottica con l’attuale situazione degli organici i risultati che si potranno ottenere saranno “purtroppo molto aleatori”.
Secondo il segretario, tra i servizi essenziali da potenziare rientrano in particolare quelli per le persone anziane con patologie croniche, per la salute mentale nonché quelli per le forme di disabilità. “La sfida futura – ha ribadito – sarà trovare le risorse economiche e umane per assumere tutto il personale necessario a far funzionare i servizi e le strutture”.
Al convegno hanno assistito un centinaio di dirigenti sindacali bolzanini e mantovani per affrontare il tema della sanità pubblica, mettendo a confronto le diverse esperienze. A livello locale è stato sostanzialmente mantenuto il sistema pubblico universale, mentre in Lombardia il privato ha invece preso in mano pezzi importanti della sanità. All’iniziativa il focus sulla sanità in Trentino Alto Adige è stato curato dal medico bolzanino Reinhold Perkmann, quello sulla sanità Lombardia dal medico mantovano Massimo Arvati. La riflessione congiunta servirà poi per elaborare una proposta sindacale per la prossima Giunta. Al convegno sono interventi il vicepresidente dell’assemblea nazionale Spi, Carlo Falavigna, il segretario generale dello Spi di Mantova, Ferdinando Colleoni, la segretaria generale della Funzione pubblica di Mantova Elena Giusti e quella di Bolzano Angelika Hofer. Ha concluso i lavori il segretario Spi nazionale, Massimo Cecconi, in collegamento da Roma.